Pane dolce al sugo d’uva

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Li.Co.Li - Lievitati - Pane | - -

Chi ama il pane si innamora ogni giorno

‿︵ Cit. ‿︵

Questa frase l’ho vista stampata sulla vetrina di un panificio, durante una passeggiata in centro.
Sono passata oltre pensando che è perfettamente vero, poi però continuando a pensarci, sono tornata indietro a fotografarla per non dimenticarla.

È un piccolo incantesimo che si realizza ogni volta che si panifica, sono sicura che chi è appassionato di lievitati come me, sa di cosa parlo ed è sicuramente d’accordo. Se il risultati sono buoni quando si apre il forno ammirando la nostra ‘opera d’arte’ ti vien subito voglia di rimettere le mani in pasta da quanto sei esaltato, se invece non è proprio un vero successo (e a volte capita eh..) ti abbatti un attimo ma due secondi dopo vorresti rifare la ricetta per renderla migliore… Quindi in ogni caso, più sei dentro a questo mondo e più ti viene voglia di innamorati ogni giorno di più!

In questo caso non posso che essere sorpresa e meravigliata del risultato, perché è un pane che non ho mai visto da nessuna parte e l’idea che mi è fulminata in testa mi ha gasata parecchio. Un pane con il sugo d’uva! E ci ho provato perché volevo vedere se si colorava di viola, insomma sperimentando ne è uscita una pagnotta cicciona e golosa che non è venuta del tutto viola ma aveva delle delicate pennellate di colore ?

Pensavate fossero mirtilli vero? E invece… ? Ho usato una vaschetta di sugo d’uva dal colore viola intenso, è piuttosto dolce di suo, ne ho messa metà nell’impasto e metà in fase di laminazione. Si beh, magari qualche piccolo cucchiaino mancava perché lo assaggiavo in fase di creazione ? Dai, su è normale no? ?? La mia versione è integrale ma potete usare una farina di grano tenero normale, adattando al limite i liquidi e che forse si colora anche di più; questo aveva anche un’alta idratazione, che sia perfetto per carità no, bisogna migliorare ancora tanto ma è buonissimo questo ve lo posso assicurare!

INGREDIENTI

200 gr di farina integrale @farinaistinta
200 gr farina W350
300 gr acqua
100 gr licoli rinfrescato
1 confezione di sugo d’uva, 150 gr
spolverata di eritritolo o zucchero

PROCEDIMENTO

Rinfrescare il licoli e attendere il suo raddoppio, di solito ci vogliono circa tre ore.
Una volta pronto, sciogliere il licoli nell’acqua e versare sulle farine setacciate e pesate in ciotola. Unire anche mezza vaschetta di sugo d’uva, girare con un cucchiaio a coinvolgere tutta la farina in modo grossolano ma senza lasciare grumi secchi. Chiudere con coperchio o pellicola e attendere 30 minuti di riposo. Eseguire un giro di pieghe in ciotola, poi chiudere e attendere altri 30 minuti. Proseguire con un altro giro di pieghe in ciotola e successivo riposo di 30 minuti. Alla quarta piega eseguire uno slap & fold. Pirlare e riporre in ciotola leggermente oleata. Aspettare che cresca di 1 centimetro, cioè che parta la lievitazione, poi mettere in frigo segnando il livello di partenza e il suo raddoppio e lasciare per 10-12 ore, di solito in riposo notturno. Trascorso il tempo, tirare fuori, il mio stavolta in frigo non era lievitato molto forse per il peso del sugo d’uva, quindi ho lasciato la ciotola in luogo caldo a proseguire la crescita fino al raddoppio.

Successivamente rovesciare l’impasto sul piano di lavoro appena cosparso di semola e fare la preforma: tirare leggermente i lembi al centro, capovolgere, pirlare e lasciare a riposo coperto dalla ciotola per una mezz’oretta. Riprendere allargare delicatamente tirando l’impasto poco alla volta in un rettangolo, senza romperlo. A questo punto cospargere tutta la superficie con piccoli ciuffetti di sugo d’uva, la quantità rimanente dalla confezione, tipo art attack si! ? ? Distribuire anche uno o due cucchiai a piacere di eritritolo o il vostro zucchero preferito. Procedere a chiudere l’impasto con una piega a tre, e poi chiudere ancora, pirlare in modo delicato, capovolgere e riporre sul cestino insemolato. Sigillare bene i bordi lasciando la chiusura verso l’alto. Chiudere con doppio sacchetto e riporre in frigo per un’ora circa, facendo la foto prima e dopo per confrontare la lievitazione, perché crescerà ancora. Accendere il forno a 230 gradi (funzione pane per me), con acqua sul fondo e con la teglia dentro. Nel frattempo, finchè il forno si scalda, trasferire il cestino sempre chiuso nel sacchetto, in freezer. Quando tutto è pronto tirare fuori, capovolgere, infarinare poco la superficie ed eseguire gli intagli, poi un taglio grande, fatto con lama inclinata, più profondo degli altri ma non troppo e diretto a cuocere!

Cottura: 20 minuti a 230 gradi con coperchio (o chiuso da un’altra teglia come ho fatto io), poi temperatura a scalare per 15 minuti a 200 gradi, poi ancora 10 minuti a 180 gradi. A fine cottura lasciare asciugare con lo spiffero aperto un’altra decina di minuti a 140 gradi ventilato oppure, se il forno lo permette, con funzione asciugatura a 50-60 gradi.

Trasferire su una gratella e lasciare raffreddare completamente prima di tagliare.

I tempi perfetti del pane sono ancora molto da studiare per me, dalla lievitazione alla maturazione, ogni volta trovo qualcosa di nuovo da scoprire o da migliorare, perché la pagnotta perfetta magari esce quando tutti i tempi vengono perfettamente riconosciuti e rispettati… Nel frattempo che imparo bene però, io panifico e inforno sempre più curiosa di capire come nasce un ottimo pane.
Poi sforno e si si compie l’ennesima magia e mi innamoro nuovamente! Del profumo che inonda la casa, del colore viola, del sapore di uva dolce, dei pensieri buoni e del senso di pace che ogni pagnotta riesce a trasmettere.
??

Eccolo qui, ha fatto una crosticina croccante e lucida ? L’interno alveolato morbido con un sapore dolce ma non troppo, perfetto a colazione con un pò di marmellata o da scaldare facendo i french toast, i miei preferiti quando ho delle fettine di pane goloso pronto.

Se vi va di provare questa insolita versione, vi prego di farmi sapere! Un feedback vi assicuro che è sempre piacevole ??
Grazie.

Per altre deliziose ricette, sempre sintonizzati qui, vi raccomando eh ? Vi aspetto!

Sonia e i suoi coniglietti ???

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Portate: 1
Preparazione: 10 minuti circa + i tempi di pieghe e di riposo
Cottura: 45 minuti circa
Difficoltà: grado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltà

Ingredienti:

  • 200 gr di farina integrale @farinaistinta
  • 200 gr farina W350
  • 300 gr acqua
  • 100 gr licoli rinfrescato
  • 1 confezione di sugo d'uva, 150 gr
  • spolverata di eritritolo o zucchero

Procedimento:

Rinfrescare il licoli e attendere il suo raddoppio, di solito ci vogliono circa tre ore.
Una volta pronto, sciogliere il licoli nell’acqua e versare sulle farine setacciate e pesate in ciotola. Ancora un pane NO KNEAD,un metodo infallibile, che continuo ad adottare nelle mie panificazioni. Girare con un cucchiaio a coinvolgere tutta la farina, anche se in modo grossolano ma senza lasciare grumi secchi. Chiudere con coperchio o pellicola e attendere 30 minuti di riposo. Eseguire un giro di pieghe in ciotola, poi chiudere ancora e attendere altri 30 minuti. Proseguire con un altro giro di pieghe in ciotola e successivo riposo di 30 minuti. Alla quarta piega eseguire uno slap & fold. Pirlare e riporre in ciotola leggermente oleata. Aspettare che cresca di 1 sentiero, cioè che parta la lievitazione, poi mettere in frigo segnando il livello di partenza e il suo raddoppio e lasciare per 10-12 ore, di solito in riposo notturno. Trascorso il tempo, tirare fuori, il mio stavolta in frigo non era lievitato molto quindi ho lasciato in luogo caldo a proseguire la crescita fino al raddoppio.

Successivamente rovesciare l’impasto sul piano di lavoro appena cosparso di semola, tirare leggermente i lembi al centro, capovolgere, pirlare e lasciare a riposo coperto dalla ciotola per una mezz’oretta. Riprendere allargare delicatamente tirando l’impasto poco alla volta in un rettangolo, senza romperlo. A questo punto cospargere tutta la superficie con piccoli ciuffetti di sugo d'uva, la quantità rimanente dalla confezione. Distribuire anche uno o due cucchiai piacere di eritritolo o il vostro zucchero preferito. Procedere a chiudere l'impasto con una piega a tre, e poi chiudere ancora, pirlare in modo delicato, capovolgere e riporre sul cestino insemolato. Sigillare bene i bordi lasciando la chiusura verso l'alto.
Chiudere con doppio sacchetto e riporre in frigo per un’ora circa, facendo la foto prima e dopo per confrontare la lievitazione, perché crescerà ancora. Accendere il forno a 230 gradi funzione pane per me, con acqua sul fondo e con la teglia dentro. Nel frattempo, finchè il forno si scalda, trasferire il cestino sempre chiuso nel sacchetto, in freezer. Quando tutto è pronto tirare fuori, capovolgere, infarinare poco la superficie ed eseguire gli intagli.
Poi un taglio grande, fatto con lama inclinata, più profondo degli altri ma non troppo e diretto a cuocere!

Cottura: 20 minuti a 230 gradi con coperchio (o chiuso da un'altra teglia come ho fatto io), poi temperatura a scalare per 15 minuti a 200 gradi, poi ancora 10 minuti a 180 gradi. A fine cottura lasciare asciugare con lo spiffero aperto un'altra decina di minuti a 140 gradi oppure, se il forno lo permette, con funzione asciugatura a 50-60 gradi.
Trasferire su una gratella e lasciare raffreddare completamente prima di tagliare.

Consigli utili:

Usare il forno quando è ben caldo per la prima parte della cottura, inserendo dentro la ciotola chiusa con coperchio.
Utilizzare sempre dell'acqua sul fondo del forno per creare un ambiente umido.
Non aprire MAI il forno i primi 15 minuti e cuocere la prima parte coprendo la ciotola per poi toglierla come indicato.
Lasciare una decina di minuti il pane in modalità asciugatura o "spiffero" a bassa temperatura per permettere al pane di non essere troppo molle all'interno ma ben asciutto e croccante.
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